La metà dei bambini italiani che oggi hanno 10 anni ne vivrà 104. E non siamo nemmeno i più longevi: si prevede che metà dei piccoli coetanei giapponesi raggiungerà i 107 anni di età (Lynda Gratton e Andrew Scott, The 100 – Year Life, 2016). Non per niente si parla di homo centenarius, evoluzione dell’homo sapiens, caratterizzato da una longevità senza precedenti. Una buona notizia, sembrerebbe. Invece l’allungamento l’aspettativa di vita suscita sentimenti contrastati nella maggior parte delle persone. La longevità ci piace per noi, per i nostri cari e per gli amici, ma ci spaventa a livello di società. Ci si domanda con ansia chi si occuperà di tutti questi anziani, chi pagherà le loro pensioni e le loro cure mediche.