Di fatto, l’età ha perso buona parte del suo valore predittivo e prescrittivo, cioè serve sempre meno a prevedere né a dettare degli standard di comportamento. Una sessantenne oggi può vivere da quarantenne o da settantenne e anche, a seconda dei momenti, alternare entrambe le cose. Ognuno di noi ha molte identità (quella professionale, genitoriale, legata ad interessi, passioni e hobby), e può succedere di “avere età differenti” a seconda dell’identità che viviamo in quel momento (lavoro, famiglia, amici, interessi…).
L’età, da quando si è liquefatta, dà letteralmente “i numeri”. Ma almeno non dà più ordini e ognuno è più libero di viverla come preferisce. Il new ageing è un nuovo modo di invecchiare con un significato diverso da quello che aveva una volta. Nel new ageing ci sono infatti molte più possibilità.